ITALIA - BASILICATA - Matera

Capodanno nel tacco d'Italia!

  • Puglia centrale
  • Tour di gruppo , Tour in pullman
  • 4 giorni / 3 notti
  • Come da Programma

Rinomata per il buon cibo e per la veracità della gente, la Puglia, con la sua lunga costa, conserva in sé numerose spiagge che si affacciano sul mare cristallino e che sono un po’ il cavallo di battaglia della regione. Il Salento e il Gargano, ai poli opposti del tacco dello Stivale, sono le zone sicuramente più conosciute e apprezzate dai turisti.
La Puglia centrale è il vero scrigno e nasconde luoghi speciali!
Il panorama della Valle d’Itria è magico e per apprezzarlo bisogna immergersi nella sua cultura e nelle sue tradizioni, perdersi nei suoi sapori e odori. Impossibile non lasciarsi tentare da una focaccia, da una burrata, o da un buon bicchiere di vino bianco. Qui il terreno è rosso e pietroso, i filari bassi e fibrosi, le uve sono ricche di minerali, il risultato di questa alchimia è un vino dal gusto fruttato, ma deciso, nitido e sicuro di se. Questo tour vi regalerà un assaggio ammaliante della Puglia e della sua bellezza!

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Dettagli

30 Dicembre: Partenza – Matera
Ritrovo dei partecipanti nei punti convenuti e incontro con l’accompagnatore. Sistemazione in Bus GT. Pranzo libero lungo il percorso. Nel pomeriggio, arrivo e visita guidata di Matera, cittadina conosciuta come città dei sassi. Patrimonio dell’Umanità UNESCO, migliaia di abitazioni, botteghe e chiese in gran parte scavate nella roccia. Nel tardo pomeriggio arrivo in hotel, sistemazione, cena e pernottamento

31 Dicembre: Grottaglie – Martina Franca
Prima colazione in hotel. Partenza per la città barocca di Martina Franca, visita guidata .Rientro in hotel per il pranzo. Nel pomeriggio, partenza per Grottaglie, nota per la produzione di ceramiche artistiche e per la produzione di uva da tavola, è conosciuta anche come la "città delle ceramiche" o la "città dell'uva. Passeggiata per il centro storico. Rientro in hotel e preparazione in attesa del GRAN VEGLIONE DI FINE ANNO. Cena e pernottamento.

1 Gennaio: Taranto –Luci di Alberobello
Prima colazione in hotel e partenza per visita libera di Taranto Vecchia… sopranominata Città dei due mari, per la sua posizione geografica. Passeggiata libera in paese, tempo libero per acquisti. Rientro in hotel peri Il Pranzo del 1° dell’anno. Nel pomeriggio, partenza per Alberobello, passeggiata per il centro storico completamente illuminato in occasione delle festivita’ natalizie , Patrimonio dell’UNESCO rinomata anche come città dei Trulli. Rientro, in hotel, cena e pernottamento.

2 Gennaio : Valle d’Itria ( Cisternino ) - Rientro
Prima colazione in hotel. per la visita di uno dei borghi più belli d’Italia: Cisternino, centro storico di una bellezza senza eguali, tra viuzze, archi, cortei e case imbiancate che formano una sorta di casbah mediterranea. Rientro in hotel per pranzo. Partenza per la località di provenienza. Fine dei servizi.

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Date e prezzi
Prezzo
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Incluso/Escluso

Quote per persona in camera doppia con trattamento come da programma.

La Quota Comprende:
- Viaggio con Bus Gran Turismo dalla citta’ di origine su richiesta
- Sistemazione in hotel 3/4 stelle
- Trattamento di pensione completa bevande incluse (1/4vino + ½ acqua)
- Gran gala’ di san Silvestro
- Gran pranzo di Capodanno 
- 1 serata danzante
- Assicurazione medico bagaglio

La quota non comprende:
- Tasse locali
- Ingressi a musei e attrazioni
- Escursioni, mance ed extra di carattere personale
- Tutto quanto non espressamente indicato alla voce "La Quota Comprende"

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Appunti di Viaggio

Valle d’Itria: natura, cultura e tradizione
Una vallata verde, che si accende al sole, punteggiata da caratteristici trulli, con muretti a secco che delimitano vigneti e uliveti a perdita d’occhio. Nel mezzo, candidi borghi medievali, tra i più belli d’Italia, animano la campagna circostante. Appare così la Valle d’Itria, un angolo di paradiso a cavallo tra le province di Bari e Brindisi, che fa riferimento ai comuni di Martina Franca, Locorotondo, Cisternino e Alberobello.
In quest’ampia vallata, circondata dalla catena collinare delle Murge, spuntano, protetti da una vegetazione dolce e generosa, poderi, masserie sapientemente ristrutturate e virtuose cantine a gestione familiare, oltre a vecchi acquedotti riabilitati ora a sentieri da percorrere a piedi o in bici.
L’ideale quindi per un turismo eno-gastronomico, sportivo e culturale.

Cosa fare in Valle d’Itria?
Chi viaggia in Valle d’Itria è sicuramente attento alla qualità e ai contenuti, amante del buon vino e della cucina tradizionale, nonché del contatto con la natura.
Le attività possibili sono varie.
Imperdibili i centri storici di Locorotondo, Cisternino e Alberobello: sono dei borghi medievali, custoditi come bomboniere. Un intreccio di vicoli e stradine si aprono, come un gioco di prestigio, su piazze signorili, dominate da palazzi storici e cattedrali. I balconi, addobbati con scenografiche composizioni floreali, sono una chiara dimostrazione di gusto e raffinatezza. I trulli sono concentrati per lo più nel territorio del comune di Alberobello, ed hanno il potere, con la loro caratteristica forma conica, di proiettare il visitatore in una dimensione fiabesca ed onirica

Pernottare in un Trullo
Pernottare in un trullo è sicuramente un’esperienza da fare, per calarvi in un mondo che sembra così straordinariamente irreale. La singolare architettura conica, la candida pietra carsica, e la frescura dell’interno, fanno dei trulli edifici sui generis, peculiari, unici al mondo. Quelli che un tempo erano semplici rifugi dei contadini, oggi sono raffinate case per vacanze, dotate di tutti i confort.
Ce ne sono di vario genere e dimensione, l’ideale per un soggiorno romantico o in famiglia. 

Passeggiare lungo la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese
Inaugurata nel 2014, nell’ambito di un ambizioso progetto di rivalutazione del territorio, “la ciclovia dell’acqua” è un percorso ciclabile, che unisce Figazzano, frazione di Cisternino, a Ceglie Messapica, seguendo per 11 km l’acquedotto pugliese, ad oggi la principale fonte di approvvigionamento d’acqua della regione.
Il tracciato si insinua nel cuore della Valle d’Itria, attraversando vigneti, ciliegeti e campi di grano, regalando scorci di grande bellezza naturale. Il sentiero è parte della ciclovia degli Appennini, ma oltre a cicloamatori, riceve anche camminatori, podisti, e appassionati delle passeggiate a cavallo. A metà percorso, un po’ appartato si trova un Ashram, ovvero un centro di culto induista, fondato nel 1979 dalla fotografa Lisetta Carmi, grande devota del maestro Babaji.

Provare le specialità eno-gastronomiche
L’area della Valle d’Itria è ricca di specialità agroalimentari: dal vino all’olio, ai formaggi, ai prodotti da forno, riflesso di una terra generosa e variegata.
Una pietanza tipica di Locorotondo sono gli involtini di trippa, in dialetto gnumere’dde suffuche’te, accompagnati da verdure selvatiche. Altrettanto prelibati sono le bombette di Cisternino, che sono involtini di carne, ripieni di prezzemolo, pepe e formaggio. E come non citare il ricco repertorio caseario, come le varie giuncate, cagliate e ricotte. Altrettanto prelibati sono i prodotti da forno, come il pane casereccio, le focacce, le frise e i taralli, che seguono antiche procedure di lievitazione e di cottura in forno a legna.
Ad accompagnare simili prelibatezze, vini, per lo più bianchi, molto delicati e dal caratteristico sapore fruttato, conseguenza di una terra ricca di minerali.

Per saperne di più
Cisternino
Candida, di un bianco quasi abbagliante, Cisternino domina, da uno dei picchi più alti delle Murge (394 m s.l.m), la dolce Valle d’Itria, sulla quale si protende come una lunga e sinuosa balconata. All’orizzonte, bianchi trulli spuntano come funghi, regalando alla vista un paesaggio fiabesco.
Cisternino subì varie dominazioni, prima i normanni, poi gli angioini, infine gli Aragonesi, e il risultato è un mix di stili.
Simboli della cittadina sono la Torre bianca e la Chiesa Matrice in stile romanico, dedicata a San Nicola di Patara, sotto la quale sono stati recentemente rinvenuti i resti di una chiesa primitiva (oggi museo), databile da una bolla di Papa Alessandro III, 1180.
Al 1400 risale la cinta muraria, che circonda il centro storico di epoca medievale (IX-X sec. d.C.).
Due accessi introducevano al borgo: Porta Grande ad Ovest, Porta Piccola ad est. Al centro del borgo si trova la Piazza Vittorio Emanuele II, con la Torre dell’orologio, un vero e proprio salottino, su cui si concentra la vita sociale.
La città si divide in vari quartieri, mentre lungo l’anello che circonda il centro storico, si aprono ampi e suggestivi slarghi, che si affacciano sulla dolce Valle d’Itria.

Locorotondo
Considerato uno dei Borghi più belli d’Italia, Locorotondo (dal latino locus rotondum) deve il nome e la fama alla sua tonda planimetria.
Le mura circolari, di epoca medievale, conservano al loro interno un borgo-gioiello, che non può che attrarre il visitatore per la raffinatezza. Le pittoresche viuzze, cinte dai bianchi muri delle case, offrono alla vista scorci suggestivi, e da maggio a settembre, gli abitanti si contendo il titolo di “balcone più fiorito”.
Tipiche di Locorotondo sono le Cummerse, ovvero le antiche abitazioni a pianta rettangolare e tetto spiovente composto da tegole di roccia piatta, funzionali alla raccolta dell’acqua piovana, in una zona da sempre molto siccitosa.
Maestosa si eleva nel centro storico la Chiesa Matrice in stile barocco-rinascimentale, mentre degni di nota sono il Palazzo Morelli, dall’enigmatico portone barocco, il Palazzo Comunale Vecchio e l’antica cappella di San Nicola, i cui affreschi sono stati recentemente riportati alla luce.

Alberobello
Il Centro di Alberobello è un museo a cielo aperto, con i 1400 trulli, che conferiscono ai due rioni di Monti e Aia Piccola un aspetto fiabesco. Una policromia che va dal bianco e grigio dei trulli, all’azzurro intenso del cielo, alle macchie di rosso e fucsia delle composizioni floreali che adornano le candide pareti. Oggi il borgo di Alberobello è Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco sin dal 1996, e non potrebbe essere altrimenti, dato il monumentale centro cittadino. Ma cosa sono i trulli e qual era la loro funzione?
Si tratta di costruzioni a secco a pianta centrale, sulla quale si innesta la caratteristica cupola a forma di cono. Queste primitive abitazioni furono costruite dai contadini, quale rifugio temporaneo o permanente, e le più antiche risalgono al XVII secolo. Oggi si trovano trulli di varie epoche e dimensioni, ma il primato per grandezza ed imponenza spetta al Trullo Sovrano, che si trova in Piazza Sacramento, alle spalle della Chiesa dei Santi Cosma e Damino. La struttura del Trullo Sovrano, disposta su due piani, fu commissionata dalla famiglia benestante del sacerdote Cataldo Perta e risale al 1797. La sua maestosa cupola, alta 14 metri, si distingue per grandezza in complesso di ben 12 coni, e attrae l’attenzione di numerosi visitatori.
Infine da non perdere il Museo del Territorio, allestito all’interno di un complesso di 15 trulli comunicanti tra loro, dove sono esposti reperti, attrezzi e testimonianze di un’antica cultura contadina.

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